Calici di furenti papaveri al vento
infiammano un tormentoso cielo
in frementi spighe d’oro matura il frumento
fra estatiche squisite tranquille vigne
un silenzioso giovane grappolo rugoso
tramonta in Un rosso travagliato aratro
in-sinuo-so solco devastato da tanta luce di Provenza
nell’Alba divinamente mortalmente divina
si colora di sangue il nero Giorno
raggirando trasformandosi in un vero giallo Sole