Abbandonando la forza di gravità
cammini leggero
senza più gravi impiombanti pensieri
di un voler dire
di eseguire una determinata azione del fare
Agisco liberamente
in piena serenità di spontanea tranquillità
nel mio sguardo vuoto io ti vedo infinita
un radioso respiro
nell’aldilà di ogni orizzonte in fremito vivente
prima d’esser scritta
già vibri danzante
ispirante
in vorticosa di vertiginosa spirale versata
in un sacro calice
da un invisibile luminoso spazio universale in una corale di altisonanti parole
creando seducenti bagliori in sussultanti nudi di silenziosi ori
ermeneuticamente significanti