Oltre
quei pugni chiusi,
ti mordi le labbra
per fermare
la delusione,
mentre ti chiedi
perché non impari
mai.
Riconosci solo
che la realtà
non va ignorata,
ma vissuta
ed abbracciata
anche se fa male
riguardare
quei simili fallimenti,
illusioni,
propositi mancati
e dove poi
finisci per chiederti
se vale la pena crederci,
riprovare ancora
in nuove vite,
anche se sai di non essere
un gatto.
Ed aspetti
quel giorno,
che non tarderà
ad arrivare,
mai.
Ed intanto
odi i giorni,
le ore, i minuti
amando la notte
in cui ti puoi abbandonare
al silenzio della solitudine,
in cui gli altri
s'addormentano
nei propri sogni
e tu incominci
a svegliarti dai tuoi.