Distese aride
come le tue parole
si perdono all'orizzonte
e tra queste dune calde
mi sento meno solo.
Striscio,
in questo mare
che lento si muove,
portato dal vento
delle illusioni.
Oasi verde
tra le dure fatiche,
bagno la bocca
che tace stanca,
secca del tempo amato,
rugosa tra i desideri.
Vorrei fermarmi qui,
e salutare la vita,
senza voglia,
senza meta,
solo mille miraggi
che abbracciano i pensieri,
gocciolano
le forze dietro
la schiena,
l'afa m'opprime,
sorrido alla morte.
Affondo
le mani buciando
i peccati,
tra i dubbi mi perdo,
re folle tra gli ottusi,
mi rotolo fin sulla riva
dello spumeggiante oceano,
che canta melodico
il mormorio dei perché.
Ora vorrei,
voglio ancora,
avrò un altro domani?