Di buonora la comare
s'era alzata a snocciolare,
ché di prugne era fissata
approntar la marmellata.
Le susine eran sugose,
ghiotte, dolci e generose,
ne riempì un pentolone
e le mise sul "fogone".
Vi accese sotto il fuoco,
rimestando a poco a poco,
palesando la riuscita
come certa e garantita.
Ma una gran curiosità
la distrasse, e là per là,
mentre il fuoco divampava,
la conserva s'attaccava:
un bel grumo tutto nero
dal paiolo uscì foriero
d'un crostone consistente
tutto scuro e graveolente.
La comare disperò
rossa in viso diventò:
era ahimè! in fumo andata
la sua cara marmellata!