Muovo, maschera in volto,
nel liquido primordiale.
Corpo nudo, non più io,
feto adulto nel suo elemento.
Scorgo, volando nei colori,
paesaggi a me noti.
Nutro l’animo di gioia
tra timidi spirografi
e sfrontati balistidi.
Su boschi di posidonie,
come uova selaciche,
depongo gli affanni
trattenuti sul fondo
da tridacne affamate.
Inalo blu nei polmoni,
branchie spuntano dal petto.
Rifiuto la superficie,
senza remore a zavorra,
bramando una sirena
in un mare d’amare.