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l'otto di marzo

Fino a quando ci sarà
anche una sola donna
a piangere per la guerra,

fino a quando ci sarà
anche una sola donna
violata nella sua dignità,


fino a quando ci sarà
anche una sola donna
che nel lavoro non è
stimata, ne giustamente valutata,



fino a quando queste ed altre
ingiustizie, trionferanno,
miei carissimi uomini,
non regalateci per l’otto marzo le mimose.


Amateci ogni giorno,
noi che vi siamo, amiche,
sorelle, madri, compagne e spose.
Amateci ogni giorno, siamo
splendide rose.

 

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0 recensioni:

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14 commenti:

  • mario durante il 23/06/2011 20:53
    Si, hai solamente ragione.
  • michele marra il 08/03/2009 02:11
    Fino a quando ci sarà una donna. . . ci sarà anche l'Uomo. . . . Siamo nati complementari ed abbiamo bisogno gli uni degli altri. . . ma non lo comprendiamo
  • loretta margherita citarei il 06/03/2009 22:25
    rispondo a fabio ed a cesare:sono contenta di avervi fatto dialogare, comunque, non ho vergogna a dirlo, di essere una promotrice per la costruzione di centri di accoglienza, per le donne che subiscono questo dramma, essendo la sottoscritta vittima, per 12 anni, di violenze perpetrate da un marito padrone. ho conosciuto molte realtà drammatiche, che non oso dire, quindi sò cosa significa soffrire.
  • cesare righi il 06/03/2009 22:13
    Chiedo scusa a Loretta, se approfitto del suo spazio per rispondere a Fabio.
    Non volevo assolutamente lanciare nessun tipo di provocazione. Certo che sono a conoscenza del mobbing, delle violenze sessuali, dei ricatti, ed anche delle violenze fisiche e mentali che taluni mariti impongono alla moglie, Fabio questa non l'ha menzionata, ma é la prima in classifica.
    La mia considerazione è nata dal profondo rispetto che ho per le donne. Non ho mai pensato di essere migliore o peggiore di loro. Non mi pongo il problema, perchè non esiste: la donna è un essere umano e la mia onestà intellettuale la pone al mio stesso livello. Esistono poi i delinquenti, gli assassini, i don giovanni da ufficio, i vigliacchi che usano il pene come unico organo di confronto. Tutto ciò è da me combattuto con tutte le forze. Nella mia città si è molto lavorato per evitare alle donne le gravi conseguenze che porta una falsa emancipazione, oggi sono orgoglioso di affermare che il "pianeta donna" qui da noi esiste ed è perfettamente integrato al "pianeta uomo". Certo è molto facile parlare senza agire in prima persona per risolvere il problema. Con questa saluto e ritengo chiuso l'argomento. Ciao Fabio, alla prossima poesia.
  • loretta margherita citarei il 06/03/2009 21:15
    chiedo scusa ai lettori nel mio precedente commento per un errore di battitura ho scritto per 2 volte distinsioni anzichè distinzioni
  • Fabio Mancini il 06/03/2009 21:02
    Io partirei dalla tua domanda: Ma quelle belle frasi d'amore, chi ve le fa dire, se non la donna? Posta in questo modo la domanda, sembrerebbe che sia la donna che estorcerebbe, o susciterebbe i versi e le poesie d'amore ai poeti e le paroline dolci, ma più semplici ai non poeti. Forse non è questa l'impostazione da dare al discorso, come ad esempio mi sembra una palese provocazione, l'intervento del Sig. Cesare Righi, che ha voluto vedere le cose dal punto strettamente personale, ignorando problemi ben più gravi, quali: la violenza fisica e sessuale sulle donne, le operazioni di mobbing e di ricatto sessuale che le donne subiscono ad opera degli uomini sui luoghi di lavoro. Sarebbe interessante ad esempio, ascoltare a riguardo, il pensiero del Sig. Cesare Righi, se a lui risultato fatti simili, oppure se al contrario, è l'uomo la vittima costante di tali molestie e ricatti. Il discorso, a mio avviso, parte dalla nostra cultura che vede la donna dipendente economicamente dall'uomo e assoggettata negli organigrammi aziendali e sui percorsi professionali rispetto agli uomini. Uomo che, concettualmente parlando, lascia alla donna solo le briciole della tavola imbandita. Madri che, concettualmente parlando, sono rigide nell'educazione delle figlie e coccolose e sbrodolose nell'educare i figli. Quindi, cara Loretta, quando si parla di educazione, la si dovrebbe impartire con gli stessi criteri, le stesse regole, se vogliamo che i nostri figli non avvertano pretestuose diversità in base al loro sesso. Oltretutto tale impostazione eviterebbe che tanti uomini crescano con il complesso di Piter Pan (il rifiuto di crescere e di assumersi le responsabilità che invece competono) oppure che possano considerarsi i "padroni" delle proprie moglie, o delle proprie figlie. Spero di essere stato chiaro. Grazie del bacio, Loretta, che ricambio devotamente. Fabio.
  • loretta margherita citarei il 06/03/2009 19:41
    ho scritto questa poesia non per fare polemiche spicciole, o per scagliarmi contro l'uomo, assolutamente no. Rivendico, essendo donna, le scarse pari opportunità che ci vengono date. io non faccio distinsioni fra uomo e donna, siamo uguali, combatto chiunque, non emancipato prevarica sempre e comunque, facendo distinsioni. ogni essere umano deve essere trattato con la dignità ed il rispetto dovutogli, senza distinzioni di sesso. comunque è compito della donna educare i figli, sopratutto i maschi, a non vedere le differenze. ma se non ci fossimo noi donne, che fareste voi uomini? molti ironizzeranno, ma quelle belle frasi d'amore, chi ve le fa dire, se non la bonna? un bacio a tutti i poeti uomini del sito.
  • silvia nardi il 06/03/2009 18:46
    Anche io mi trovo d'accordo con te, bella
  • cesare righi il 06/03/2009 18:29
    non capisco : tutto ciò è colpa degli uomini. Gli uomini muoiono in guerre non volute, uomini violati brutalmente nella loro dignità, uomini che sul lavoro vengono sottostimati e mal pagati, uomini che non hanno mai potuto sapere cosa vuol dire giustizia, nonostante ciò amano e sono amati: La poesia è molto bella. Ciao
  • Fabio Mancini il 06/03/2009 18:13
    Concettualmente sono d'accordo con te. Penso che sia inutile essere romantici, o sentirsi tali, se in fondo ogni uomo è un maschilista consolidato. Nella società pariarcale, la donna era assoggettata all'uomo. L'uomo aveva un ruolo, la donna un'altro. L'epoca industriale che ha portato alla quasi parità dei diritti tra i due sessi, non è stata da tutti gli uomini accettata. Vediamo infatti, ai nostri giorni, una regressione dei diritti acquisiti e assistiamo ad un veloce e inesorabile declino delle relazioni tra l'uomo e la donna. L'amore, il rispetto, la considerazione, verso i bambini, gli anziani, le donne, dovrebbero essere elementi basilari su cui si fonda una società civile. Ma la società italiana, può essere considerata come una società civile, se per veder rispettare i propri diritti, bisogna rivolgersi al Potente di turno? Forse, sotto certi aspetti, siamo rimasti all'epoca del Medio Evo. Ciao, Fabio.
  • Vincenzo Capitanucci il 06/03/2009 18:07
    Mi ha fatto a pensare a Lisistrata...

    Bellissima... per un mondo di pace e amore..
  • Kiara Luna il 06/03/2009 17:33
    siamo donne ogni giorno... ma molti se lo ricordano solo... l'8 dimarzo!!
    Brava Loretta!
  • Anonimo il 06/03/2009 17:32
    Sono d'accordo con te.
  • loretta margherita citarei il 06/03/2009 17:28
    evviva le donne, mistero seza fine, ma bello

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