Improvvisamente
mi ritrovo velato di tristezza
come su un palco...
dove si spengono le luci
quando la voce si arresta...
la forza si lacera di fragilità
e ti senti ovattato
nello smarrimento...
con la gioia
che ti guarda da lontano
con distacco...
e ti volta le spalle indignata
per essere di nuovo inseguita
con più veemenza.
La folla che ti circonda
è troppo rumorosa
per accorgersi
del tuo lamento sordo...
e ti chiede
cercando nei tuoi occhi..
la via per sognare
quando le tue visioni
dormono per dimenticare...
e le tue lacrime
sono fatale nebbia.
Vorresti carezzarti il cuore
di un sorriso cullato
da ciò che desideri...
ma sulle tue spalle
ragnatele
imprigionano le tue ali..
e ti senti svuotato
come vagabondo senza meta
in un castello di gioielli
che brillano della loro solitudine...
custoditi da ciechi guardiani
che ti vietano l'ingresso...
e si stringono avidamente
al miserabile forziere
di friabile ricchezza...
vivida di povertà.