Le nuvole si appoggiano al cielo
anche ora
lo coprono ma da sotto
a testa in giù, senza cadere.
Vorrei volare come loro,
senza cadere, seppur spericolato ed acrobatico
sarebbe quello il mio volare.
Una gravità al contrario
che mi porterebbe sempre più in alto
senza dolore
senza risa maligne.
Girarmi e voltarmi e rotolarmi
senza sporcarmi,
nessuno sbaglio,
nessuna conseguenza.
Insomma, non saprei neppure di sognare
camminando sul tetto dei miei respiri
appesantiti dalla luce opaca
di questa giornata senza spiragli
per parole annoiate.