Una lacrima scivola sul mio viso,
non è dolore...
solo rabbia e rassegnazione.
In quella casetta bianca e rossa,
avevamo posto le nostre speranze
ed ora... come numeri perdenti pescati in un'urna
buttati via in un cestino vuoto.
Non piango per me,
ma per chi come me ha dato il cuore,
ed ora come servi della gleba,
liberati in balia di noi stessi.
Forte sarà la lotta, dura la sconfitta,
perchè tagliatori di teste.
dopo aver mangiato e bevuto,
senza mai averci invitato al loro banchetto
hanno decretato la nostra fine.