Triste era il tuo sguardo,
Spento, toccava il vuoto
I tuoi occhi erano diventati trasparenti
Come cocci di vetri spezzati
E raccoglierli potevano ferire
Ma il mare li trovò
E ruppe sulla battigia
Levigandoli tra le onde
E mi portò a sé
Perché potessi raccoglierli senza ferirmi
Così cercai quegli occhi,
Quei vetri spezzati e levigati
E raccolsi quello sguardo che fuggì
Dalla sua trasparenza
Perché l’anima potesse tornare
Alla sua opalescenza
Perché nulla al di là si potesse vedere