Voglio navigare con la barca di pezza
e giungere nel paesaggio di cartapesta
dove il miraggio è un bagliore di follia
e la dimensione si cristallizza
in voli di maghi schizzati
che mescolano i colori della vita,
allora il mio urlo s’innalza
mentre cammino e rido
in mezzo alle figure di cartone
che mi fanno dimenticare chi sono
“Che fai? ”
sembrano sussurrarmi
“Come sei distante,
eppure il tuo è un bel sorriso
e il sogno ci distende
in prati fantasmagorici
dove il possibile è tinto di realtà…
Abbandoniamoci in un sussulto
della fantasia……. ”
E allora la barca riprende la rotta del cuore
io in mezzo all’oceano
distendo la mente
verso spazi infiniti
e la mia mano non è più vuota
mentre osservo il fluire delle onde
che colorano il mio incedere.