A te, rivolgo ora il mio pianto
gigante addormentato sopra il corno,
un tremolio scuote il tuo sonno
grida e lamenti ora ti giunge
il sibilo della morte veste l’alba,
nelle sere d’aprile, più non s’adorna
della tua bellezza il cielo,
piangi, con gli uomini nella valle
sceso è tra di noi un velo, quasi,
a non mostrarmi quel dolore,
par lontano … è gia dentro il cuore,
nel petto avanza la paura
lo scricchiolio del muro … la mia dimora,
sento la vita fuggire e far ritorno
per dialogar con te montagna cara,
ti chiedo, ferma il tremare della terra
ma so, che fare questo tu non poi
e la mia preghiera al cielo sale
il Signore ascolterà i figli suoi.
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Trema la terra, grande rumore,
auguri di pace, forza d’amore,
Buona Pasqua a te e famiglia
Tanà.