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Spes, ultima dea

Non sempre il mio sorriso
è frutto di pura gioia,
ma nasce dalla speranza
che germina quando il dolore
calpesta il cuore.
Salgo, per lenire
la sofferenza,
al sacro monte,
verde cima della
mia amata terra umbra.
Lì, ritrovo me stessa,
dalla zolla, dagli alberi, dal vento,
attingo nuovo vigore,
lo sguardo esteso
alla sottostante valle,
fa librare lo spirto
lontano.
Tendo le mani al cielo,
come una donna innamorata
attende l'amato,
in silenzio, prego
Quando la quete
scende nellanimo,
premio di Colui
che conta le lacrime,
sono pronta a riprendere
il cammino, con passo sicuro
affronto il dì che verrà.
Comprendo che
sul filo spinato del mio
dolore,
sboccerà una rosa,
profumata d'amore.

 

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8 commenti:

  • Donato Delfin8 il 16/04/2009 10:16
    Bellissima
  • Vincenzo Capitanucci il 13/04/2009 02:54
    una cornucopia di fiori...
    Nella zolla... la mia forza...
    Stupendo dialogo... comunione... con le forze dalla natura... mente volteggia nel cielo.. l'immortale Dea... Speranza... dell'Anima mia...
  • francesco ganci il 12/04/2009 23:26
    Sei di terra e di sentimento come ciò che descrivi... Bellissima.
    Cosimo
  • Anonimo il 12/04/2009 23:12
    Bellissima dichiarazione d'amore.
  • Fabio Mancini il 12/04/2009 23:11
    Forse la tua poesia più bella. Hai una grande capacità introspettiva e grande propensione all'amore. Piaciuta. Fabio.
  • Anonimo il 12/04/2009 20:22
    Bellissima Loretta... piena di speranza!!!!
  • Anonimo il 12/04/2009 18:53
    sboccerà una rosa,
    profumata d'amore

    bellissima, Loretta...
  • Anonimo il 12/04/2009 18:41
    Piaciuta.

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