Spazio di fascino e
mistero,
il mio sottosuolo
è pieno,
terra spettinata
da imprevedibili venti,
le emozioni.
I miei strapiombi,
vulcani senza vita,
sotto le tue mani
prendono sembianze
di mari pulsanti.
Paesaggi ancestrali
cambiano forma,
cattedrali innalzate
con lacrime e sudore,
sono calpestate
dal tuo piede.
La durezza,
non può contrapporsi,
alla lievità.
come può il cuore del poeta e la sua benedetta maledizione di vedere tutto coi sensi dopo il quinto... far finta che la reale, sobria e triste realtà sia congruente e incontro d'opposti dissolvibili?