Luminaria coscienza
declinata sospingeva culle
di penombre
di fili di lana
di vociare cronologico
di letti dalle manovelle rotte
Sei speciale
e leggo il tuo intuito soffiare vele
e frenarne poi l’attracco
per non realizzare un porto
come un altro
Invettiva
chi ha osato sperare nel coccige
di una sirena
o nel suo sterno
nel punto d’intersezione tra le lische
e il cuore
mentendo alla speranza
sognando movenze di sale e terra rossa
senza l’amata pala
né rostro
che smuova la giusta terra
Intrattieni ancora la tua ombra
in un passo felpato ma vigile
in un piccolo angolo di petali
e corone di spine
e sabbie
piccoli granelli nel vetro
che poi lo sai
qualcuno girerà
e tutto sarà
più chiaro
tutto meravigliosamente
inspiegabile….