Resta l’artista in attesa
del sole e delle ombre
per catturare
del raggio e del nembo
il tempo
del loro fuggire.
Improvviso e rapido,
trasporta l’effetto
sulla tela
e lì
la variazione
prende forma,
e vita e forza dal colore.
Sommarie son le prime fattezze
eppure in essa c’è corpo
al di là
della fitta nebbia.
E nell’acqua,
torbida o purissima,
nascono improvvise,
le candide ninfee
sbocciate da una tavolozza
su cui l’arcobaleno
posato aveva lì,
il suo baleno.