Un mondo turbolento si aggira
intorno, un crescendo di paure
che si leggono negli occhi, il
silenzio scruta inesorabile,
la tristezza che c’è dentro nei cuori.
Indifesi, soli e insicuri si apprestano
con incertezza a vivere, l’ultimo
sprazzo di vita che gli rimane,
cercando nello sguardo dei
visitatori, una piccola speranza che
gli allevi il dolore, di ciò che
rimane della loro esistenza.
Tenere parole, piccoli movimenti,
gesti ormai meccanici, che si
ripetono in ogni momento, l’aria
di morte che dipinge i volti di
questi esseri ormai dimenticati,
la vita continua, il mondo gira.