username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

ospizi

Un mondo turbolento si aggira
intorno, un crescendo di paure
che si leggono negli occhi, il
silenzio scruta inesorabile,
la tristezza che c’è dentro nei cuori.
Indifesi, soli e insicuri si apprestano
con incertezza a vivere, l’ultimo
sprazzo di vita che gli rimane,
cercando nello sguardo dei
visitatori, una piccola speranza che
gli allevi il dolore, di ciò che
rimane della loro esistenza.
Tenere parole, piccoli movimenti,
gesti ormai meccanici, che si
ripetono in ogni momento, l’aria
di morte che dipinge i volti di
questi esseri ormai dimenticati,
la vita continua, il mondo gira.

 

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

10 commenti:

  • Anonimo il 15/05/2009 21:54
    Bravissimo
  • Anonimo il 15/05/2009 12:55
    replico il giudizio che ho espresso per cesare righi che in un'altra opera ha affrontato il tema... bravo... davvero
  • Giuseppe Bellanca il 15/05/2009 10:26
    Grazie a tutti coloro che si sono soffermati ed hanno dato la loro considerazione al problema, volevo solo specificare che esiste il problema della famiglia che è anche peggiore dell'aspetto dell'ospizio in se stesso... il problema vero è che ad un certo punto per alcuni i genitori diventano un peso e purtroppo li buttano dentro come se fossero dei pacchi... ed è in questi casi che bisogna guardare negli occhi questi vecchietti ed immaginare cosa possano avere dentro il cuore. grazie di cuore a tutti
  • Cinzia Gargiulo il 15/05/2009 10:15
    Un tema molto delicato che fa riflettere... e la vecchiaia prima o poi arriva per tutti...
    Bravo!
    Ciao...
  • michela bortolotti il 15/05/2009 08:27
    triste ma, VERA.
  • cesare righi il 15/05/2009 08:27
    Ciao Giuseppe, la poesia mi è molto piaciuta, ma vedo che hai colto il lato peggiore dell'ospizio. Esiste anche l'altra faccia della medaglia, ho visto persone anziane rivivere nel "pensionato per anziani". Indubbiamente esistono ospizi tremendi: sporchi, mal gestiti, fatiscenti. Questo è un discorso molto lungo da affrontare, laddove esistono queste situazioni bisognerebbe denunciare ed informare l'opinione pubblica; ma gli ospizi gestiti da personale qualificato, amorevole, professionale, mi ripeto, l'anziano può passare all'altra riva serenamente.
    Ovviamente questo mio giudizio viene dato in base all'esperienza che ho delle residenze della mia regione.
    Ciao e grazie per la tua poesia
  • loretta margherita citarei il 15/05/2009 05:37
    bella e toccante, bravo
  • augusto villa il 15/05/2009 01:26
    Cavoli... Giuseppe!... Ci sono stato giusto domenica mattina... in un ospizio...
    Molto bella questa tua... ma concedimi di fare una piccola critica: eviterei la ripetizione..."dentro/nei"... al 5 verso... Sarebbe meglio..."dentro i"...
    Ci sono molti "che"... seguiti da un'azione... Usando un sostantivo... raggiungeresti lo scopo... e in piu'... accorceresti un poco la poesia... concentrando le emozioni... rendendola più intensa...(oddio... magari è solo una questione di gusti..)... Comunque... bella!!!
  • Anonimo il 15/05/2009 00:37
    bellissima Giuse...
    triste verità!!
  • Giuseppe Bellanca il 15/05/2009 00:34
    se avete la possibilità fate una visita in un ospizio, quanti casi che fanno riflettere... ciao vecchietti che Dio abbi pietà di voi...

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0