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Non sono razzista

Non vedi? Sono diversi da noi
hanno la pelle di un altro colore
i loro occhi si lanciano in orizzonti distanti
è meglio frapporre una corda
e separare i sentieri
questione di opportunità sociale, credimi
ma... non sono razzista.

Zigani suonano melodie strane
cosa vogliono da noi?
Perché non vanno un po’ più in là?
Non tollero le loro risate
e poi guarda i figli
sono tanto sporchi
è meglio che prendano un treno
questione di opportunità sociale, credimi
ma... non sono razzista.

Quel ragazzo all’ultimo banco isolato
chi è?
Nessuno si avvicina
tendendo una mano...
però... è giusto così
culture inconciliabili
Polo Nord e Polo Sud
questione di opportunità sociale, credimi
ma... non sono razzista.

Mamma mia
un grido nella notte
pianti di bimbi
un corpo trafitto dalla follia omicida
mentre una donna asciuga le lacrime
avvolta dal manto della solitudine...
sono stati loro
ne sono sicurissimo.
Perché accettare le diversità?
Non conosco questo vocabolo
troppo lontano dal mio mondo perfetto
ma, credetemi,
non sono razzista, non posso esserlo
solo un opportunista con la maschera di benpensante,
solo questo...
Non sono razzista...
non sono razzista...

 

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1 recensioni:

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  • Grazia Denaro il 02/03/2012 15:15
    IL diverso ci porta sempre ad essere guardinghi se non ostili, tendiamo ad isolarlo, invece di porgergli le braccia ed accoglierlo come uno di noi, come ospite da mettere a proprio agio, finché non si senta a casa sua. Anche se siamo di etnie diverse siamo tutti uguali, viviamo sotto lo stesso cielo e pertanto dovremmo rispettarci gli uni e gli altri, purtroppo non è così, ognuno si isola con il proprio clan, si fa forte della propria appartenenza. Questa nel terzo millennio è una delle più grosse piaghe sociali che vive l'umanità intera. Problema sviscerato meravigliosamente, fa bene che se ne parli e che ognuno faccia mea culpa. Tacendo e non agendo penso che questo grosso problema non lo risolveremo mai.

37 commenti:

  • soloio- samojaz il 21/03/2012 15:28
    poesia molto bella ed attuale!
  • soloio- samojaz il 21/03/2012 15:27
    molto bella, complimenti!
  • Artemisia artemisia il 27/06/2011 19:23
    la paura del diverso descritta in ogni sua sfaccettatura, un manifesto a favore della tolleranza, uno sguardo pieno di pietas per chi soffre in una terra a volte ostile, il perbenismo di chi non si ferma a riflettere sui drammi dei migranti
  • Anonimo il 19/04/2011 11:45
    purtroppo èm una piaga sociale che tu hai espresso come sempre in modo esaustivo e chiaro bravo Ignazio ... bravo veramente
  • Viky D. il 22/09/2010 12:59
    La diversità spaventa e incute diffidenza. Mentalità grette e chiuse che non vanno da nessuna parte. Ideologie, colore della pelle, zone geografiche di appartenenza, religione... ci sarebbe da scivere tanto e ancora di più . Mi limito ad applaudire questa tua, che rivela una profondità d'animo non comune. Un abbraccio.
  • Anonimo il 27/05/2010 10:00
    Un tema che scotta e con cui ogni giorno dobbiamo fare i conti...
  • Michele Esposito il 12/05/2010 13:56
    é una poesia che suscita emozioni alla prima lettura, anche io ne ho scritta una,è più difficile da capire. ma vorrei proporre la lettura http://www. poesieracconti. it/poesie/opera-57186
  • Aedo il 17/12/2009 14:00
    Grazie del bel commento, Barbara... Di solito m'immergo nel mondo dei sogni, per non osservare una realtà, che opprime e prevarica... Ma ogni tanto mi fermo, per urlare la mia rabbia e offrire la testimonianza di coloro che non accettano un tale stato di cose e vorrebbero diffondere la giustizia sociale...
    Ciao
  • Anonimo il 17/12/2009 00:12
    diveniamo così meschini quando ci troviamo innanzi a cose che non riusciamo a comprendere, piccoli benpensanti tirati a lucido ma con il cuore immerso nel catrame, così arroganti da asserire arditamente... questa è la mia terra, il mio paese... dimenticando che siamo tutti ospiti della padrona di casa, la signora amata terra... mi fa sorridere, se la odiassimo cose le faremmo di più di quanto non le sia già stato violentemente fatto.. la tua poesia dovrebbe essere inserita nei testi di studio delle elementari... mi correggo ancora prima, dovrebbe essere inserita nel certificato di nascita... dopo la prima fanciullezza... imparane non solo le parole... sopratutto il senso, il messaggio, ed insieme ai bimbi anche i genitori che spesso sono gli artefici di questo mal pensare... non sono ottimista... mi guardo intorno e vedo tanta spazzatura, agghindata a festa... ma sempre spazzatura...
    molto, molto bella. Grazie.
  • Aedo il 09/07/2009 13:54
    Vorrei tanto, Umberto, che il mondo in futuro sia veramente come ce lo auspichiamo, cioè senza pregiudizi e discriminazioni. Grazie.
    Ciao
  • Umberto Briacco il 09/07/2009 00:03
    Ho visto tate bengalesi occuparsi dei bimbi italiani fuori dalle scuole e accompagnarli a casa tenendoli per mano.
    Il tempo travolgerà chi ha paura e ci mischieremo come il caffelatte.
    Bella poesia
    Saluti
  • Aedo il 06/07/2009 14:39
    Grazie, Rocco, per il tuo prezioso commento e per il suggerimento: in effetti il quartultimo verso non aggiunge nulla a quanto detto precedentemente. Ha un valore unicamente rafforzativo.
    Ciao
  • Rocco Burtone il 06/07/2009 14:11
    bellissima e concreta. Peccato la quartultima riga, non serve, perchè la poesia è molto esplicita. grazie di aver affrontato un tema così importante.
  • Aedo il 01/07/2009 13:51
    È vero, Giacoma, molti si nascondono e non riconoscono la propria mentalità razzista sia al Nord che al Sud, dove vivo io! Grazie. Un caro saluto
  • Giacoma Mazzola il 01/07/2009 13:16
    questo tema mi è caro... hai scritto una poesia verissima... soprattutto nel nord Italia, dove vivo, la maggior parte delle gente si nasconde dietro la frase "ma non sono razzista"...
  • Giovanni Cuppari il 18/06/2009 22:36
    bel tema sociale affrontato col piglio giusto. Un abbraccio. Gio'
  • bruno guidotti il 31/05/2009 11:29
    Caro Ignazio, ho letto una bellissima poesia, complimenti... questa tuo ultimo lavoro, di elevto valore sociale, mi sta facendo riflettere... mi domando! Ma io cosa sono?... A risenirci ed un caro saluto, Bruno.
  • Aedo il 28/05/2009 00:23
    La tua interpretazione, Serenella, è appropriata e precisa. Riveli di possedere una profonda capacità d'analisi: tutto ciò che è diverso, viene scartato e sottoposto a discriminazione. Bisognerebbe voltare pagina: ci riusciremo?
    Grazie.
    Un bacio
  • serenella v il 27/05/2009 12:34
    ... non sono razzista... con questa frase, ci sentiamo giustificati, da tutte le cattiverie,
    le ingiustizie, le omissioni, i comportamenti, che quasi giornalmente mettiamo in atto, anche inconsapevolmente, verso persone che hanno il solo torto di non rientrare nei nostri canoni di "normalità"...
    Complimenti Ignazio per la tua poesia
    Ti abbraccio
  • Aedo il 26/05/2009 23:21
    Grazie infinite, Donato. Sono contento che la mia poesia ti sia piaciuta.
  • Donato Delfin8 il 26/05/2009 22:53
    piaciuta bravo.
  • Aedo il 23/05/2009 21:00
    È proprio così, Anna. Bisogna avere il coraggio di essere obiettivi e di toglierci dagli occhi il velo distorsivo. Grazie!
  • Anna G. Mormina il 22/05/2009 21:38
    ... e intanto, ci sono italiani pericolosi, che colpiscono innocenti a martellate, e ragazzi di colore che rischiano la propia vita, per salvare quella deli italiani... pur essendo clandestini...
    ... bravo Ignazio!
  • Aedo il 22/05/2009 12:14
    Ringrazio vivamente Vincenzo, Nicoletta, Michelangelo e Antonio per i loro stimolanti interventi. È bello potersi confrontare su problematiche, che investono da vicino la nostra vita. Un caro saluto
  • Vincenzo Capitanucci il 22/05/2009 07:50
    Bravissimo Ignis... con un governo sempre più meschino ed intollerante... rischiamo tutti...
  • nicoletta spina il 21/05/2009 22:54
    Bravissimo Ignazio, condivido il tuo sentire, la situazione sta diventando pesante e viene trattata con mancanza di rispetto da tanti, dal governo e anche dagli italiani. Grazie per aver suscitato riflessione e sentiti commenti. Un abbraccio
  • Michelangelo Cervellera il 21/05/2009 21:45
    Un tema sempre più attuale, purtroppo, ed il governo alimenta sempre più questa paura del diverso, del non omologato alle loro idee di ordine e la cosa più infame è che gli stessi italiani che sono emigrati in cerca di lavoro, anche solo dal sud al nord del nostro paese e sono stati trattati nello stesso modo, sono i più feroci paladini dell'intolleranza.
    Bravo Ignis.
    x Aurora
    grazie di aver pubblicato questo rapporto sugli immigrati italiani, lo posto sul mio blog.
    Michelangelo
  • antonio castaldo il 21/05/2009 17:18
    chiedo scusa ma è stranamente partito invio dopo i sospensivi volevo
    solo aggiungere... anche lo stile..."GABER"... l'ho tanto apprezzato.
    bravissimo.
  • antonio castaldo il 21/05/2009 17:11
    ci sarebbe troppo da dire... ci sarebbe troppo da scrivere... e alla fine...
    non avresti comunque detto tanto... avresti di certo scritto"troppo"poco
    per questo mi limito e dico che... il buono e il marcio esiste da sempre
    in tutti i colori ( di pelle) del mondo. di certo bravo ignis... fai riflettere... fai discutere... testo poi... importante. me lo tengo! complimenti! ciao...
  • Aedo il 21/05/2009 16:45
    Grazie a tutti per i vostri importanti contributi. In fondo la mentalità razzista la viviamo nella nostra pelle giorno dopo giorno e forse anche noi stessi ne siamo vittime. Non credo, Cesare, che siano state espresse semplici"chiacchere", ma queste rappresentano la propria posizione nei confronti di un problema grave e attuale. E dobbiamo sempre confrontarci, per capire, per risolvere... È vero, Fabio, l'ignoranza non deve essere un punto di arrivo: siamo invece circondati dall'ottusità più netta. E un ringraziamento particolare ad Aurora, per aver riportato i passi dello "stralcio". Gli italiani in America all'inizio del secolo assomigliavano tanto agli immigrati di oggi... E allora facciamo qualcosa, perché la realtà possa essere nel piccolo e nel grande meno discriminatoria...
  • loretta margherita citarei il 21/05/2009 15:34
    abbattere ipocrisie i pregiudizi di chi ha interesse a destabilizzare, bravo
  • Cinzia Gargiulo il 21/05/2009 14:44
    Una poesia che fa riflettere... il razzismo non è mai stato veramente sconfitto, di "opportunisti con la maschera da benpensanti" è pieno il mondo...
    Bravo Ignazio!
    Baci...
  • cesare righi il 21/05/2009 13:54
    Grazie a questa poesia, ho letto il commento di Aurora. Non ne ero a conoscenza e la ringrazio di aver pubblicato questo stralcio del Rapporto... fa molto riflettere...
    tutto il resto sono chiacchiere...
  • Dolce Sorriso il 21/05/2009 13:11
    grazie Ignazio...
    bravissimo nel descrivere
    un problema attuale non indifferente
    tvb
    Anna
  • Anonimo il 21/05/2009 10:55
    attuale e ben scritta
  • Fabio Mancini il 21/05/2009 10:53
    Grazie, Ignazio della tua composizione, perché apre interessanti spiragli sulla mentalità comune. Ritengo che il titolo della tua opera, rappresenti solo una piccolissima parte dei "razzisti" che vivono nel nostro Paese; i farisei e i mal organizzati. In sostanza quelli che in parte nascondono, o forse rifiutano l'ideologia razzista, ma che per molteplici motivi vi hanno aderito. Bene, forse dovresti considerare che c'è una più forte organizzazione razzista che guida le scelte politiche del nostro Paese, basandole essenzialmente sull'ignoranza e sui pregiudizi della gente nordica. Mi fa sorridere l'idea che esista gente che a malapena sa scrivere e parlare correttamente la lingua madre che organizzi comizi, faccia discorsi e rilasci interviste televisive. Forse tali soggetti, farebbero bene ad usare il loro linguaggio dialettale, o in alternativa ad usare il linguaggio gesticolato, quello che usano i sordomuti, tanto per intenderci. Forse tali rappresentanti del popolo avrebbero più dignità, ma meno consensi politici. E invece no. Bisogna ascoltare le loro deliranti proposte, i loro alienati progetti e subire la loro tracotante ignoranza. Caro, Ignis, il problema principale non è la diffusa ignoranza e superficialità, quanto piuttosto l'orgoglio e la fierezza con la quale le si mostrano in pubblico, quasi come se fosse un privilegio essere rozzi e maldestri. L'ignoranza invece di essere un punto di partenza dal quale evolversi, è divenuto un fiero punto di arrivo: questa è la tregedia! Ti saluto affettuosamente, Fabio.
  • Anonimo il 21/05/2009 09:56
    1912 Congresso degli Stati Uniti - Rapporto sugli immigrati italiani


    “Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l’acqua, molti di loro puzzano anche perché tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno e alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi o petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti fra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro. I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi al le frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare fra coloro che entrano nel nostro Paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali. Propongo che si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioni che gli americani rifiutano pur che le famiglie rimangano unite e non contestano il salario. Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione, provengono dal sud dell’Italia. Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più. La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione ”.




    .. succede quando si perde memoria.. della nostra storia.. succede quando si vogliano alimentare paure e fobie...
    bravo Ignazio per aver sollevato questo prioblema..
    Aurora

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