La vita se ne sta andando
tra un sogno a metà
un sospiro profondo
e tanti pugni nello stomaco;
se non fosse
che sono un vigliacco
vorrei finisse adesso
e non domani.
la forza bussa infinite volte ma non la lasciamo mai entrare perchè temiamo che poi ci sommerga e la nostra identità possa scomparire a favore della dolcezza del tutto, ma siccome siamo istruiti alla paura più che alla virtù preferiamo preservare
le nostre puzze piuttosto che aprire le finestre e lasciare che il vento sia padrone del campo. hai detto bene vigliacco e aggiungo carogna e fetecchia
Anonimo il 24/05/2009 01:23
Non è essere vigliacchi, ma avere paura di soffrire!
ognuno di noi
assolve al compito
più o meno gravoso
di afrontare la quotidianità
e la vita
ma nel bene e nel male
si é vivi
e quindi
si possiede ancora
il respiro
..
l'albero non si chiede di vivere
nè
la formica
nè
il vento
nè
il seme
che si spacca nella terra
per dare vita
e si trasforma...
siamo elementi del tutto
con una durata
necessaria
e possiamo sempre scegliere
o quasi
di poter vivere e non solo esistere(come dice il poeta)
é vigliaccheria questa?
credo invece sia coraggio
d'ammettere che la sofferenza a volte potrebbe sedurci al punto
del non
desiserio di essere.