Respiri diurni e notturni
riflessi del mio specchio nella stanza del silenzio
cornici, vetrine e quadri.
Suoni appena percepibili al mio orecchio
luci soffuse, caldi i colori che mi circondano.
Un respiro più profondo
un battito di ciglia
dei latrati e una sgommata in lontananza.
Anche il paese non dorme mai
la cittadina bella, così la chiamo.
Il sonno rigidamente mi sta raggiungendo
una veglia quasi forzata...
forme nell'ombra sembrano volti
un profilo vagamente familiare
mi da sicurezza, calma, ragione e comprensione.
Lo guardo e sembra che si muova pianissimo
ogni tanto scompare
rimane solo un grande occhio che osserva tutto
un volto saggio assai remoto.
I fari di un auto attraverso la persiana
creano cerchi di luce gialla sulle pareti
consueti silenzi
stesse abitudini
medesima sensazione
insolita emicrania
incolmabile assenza
il sonno non cessa
il sonno non passa.