Nelle più dolci ore, pensieri terrestri
magicamente si fanno divini, amore:
quella favola bella che ieri ha illuso te
e oggi illude me, donna:
quell’inganno che monda!
Cos’altro è, l’amore
se non gioco d’alterne solitudini?
Ma non a questo dobbiamo pensare
adesso,
non alle redini,
bensì al piacere d’un terso volto rigato di pioggia
baciare,
al pulsare veloce di cuori ancora intatti
e tenaci,
all’ebbrezza di occhi che zampillano gioia
teneramente,
a parole dettate da un silo di gocciole e foglie lontane,
al soffice sapor dei nostri baci.
Ascolta la tua anima, ascoltala: non mente!
Non possiamo privarci - proprio adesso - di Godere!
Uniamoci, amore, pensiamo all’amore,
a null’altro che cingerci e scioglierci,
a giocare,
a donare tutto il tuo essere a me, tutto il mio essere a te.
Fondiamoci: come la pioggia si fonde alla terra.
A null’altro, amor mio,
a null’altro dobbiamo pensare!
Donami adesso la passionale cura,
serra le tue labbra intorno a me,
io mi serrerò a te, finché dura
offriamo il cuore ai giochi più audaci del sesso
e poi, domani:
non chiediamoci dove
andremo, non chiediamoci perché e se
ci divideremo,
perché nulla il domani ha promesso.
A null’altro dobbiamo pensare,
adesso,
a null’altro che amare!
11/06/09