Su una mano avevo scritto Amore
sull’Altra Odio
quando presi il Suo angelico viso
fra le mie tozze possessive mani
non ebbe paura
mi sorrise
i miei occhi sprofondarono
nei Suoi
fui colpito
dalla loro profondità
mi ritrassi
in preda ad una vertigine
da quel giorno seppi veramente amarla
anche se per molto tempo non la rividi più
finché una notte fui rapito in un baratro oscuro
dove Lei ne è la luce