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ho vinto la malattia del secolo

-Lei ha il cancro,
le consiglio entro
domani di farsi ricoverare-
poche parole,
dette da un dottore,
mi gelarono il cuore.
Trentasei anni, allora avevo,
troppo pochi per morire.
Indossai una maschera
per non far capire
ai miei figli
il dolore e la paura
di non vederli crescere,
la paura di lasciali soli.
Furono giorni di pianto celato nei sorrisi,
di speranze cresciute fra i fiordalisi,
la notte nella bianca corsia,
la dama nera mi faceva compagnia,
in fondo morire
è come dormire, smettere di soffrire.
Ma perché arrendersi?
Mi balenò l’idea di reagire,
invece di parlare con la morte,
di lamentarmi dell ‘amara sorte,
scesi nella chiesina
e presi per mano il Signore,
Lui comprende dei suoi figli
il dolore.
M’inondò di forza e di coraggio,
e quel giorno odoroso di maggio,
dopo l’operazione dissero
che benigno, era il tumore,
nulla dovevo più temere.
Trentasei anni, troppo giovane per morire,
avevo mille sogni da sognare,
due figli da crescere ed amare,
e da quell’esperienza forza
ancor vo traendo,
la mia frase di battaglia:
IO NON MI ARRENDO!

 

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9 commenti     0 recensioni    

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9 commenti:

  • Fabio Mancini il 22/09/2009 21:39
    Nella realtà non bisognerebbe arrendersi mai, ma non sempre siamo lucidi, non sempre sappiamo come comportarci. La tua guarigione è una grande testimonianza di Amore da parte di nostro Signore. Nella sua infinita Sapienza, Egli ha voluto lasciare una traccia nel tuo cuore e nella tua storia, come anticipo dei beni spirituali che ti verranno concessi alla fine della vita terrena. Chi come me e come te, sperimenta le realtà soprannaturali, vive con una prospettiva diversa, rispetto al fare comune. Noi siamo i "prescelti" dell'Amore divino, come lo sono le tantissime persone che comunemente vengono definite sfortunate. I poveri, i semplici, gli oppressi, gli incompresi (i ladri e le prostitute) gli operatori di pace, i generosi, gli onesti, genericamente chiamati "fessi" sono secondo il punto di vista del Signore i veri raccomandati nel Regno dei cieli. Mi piacerebbe ascoltare dalla tua viva voce la tua testimonianza, perché penso che solo il timbro della voce può arricchire e ornare la tua bellissima testimonianza. A Dio piacendo al prossimo raduno degli autori del Sito potremo conoscerci. Forse sei una persona interessante, bella da conoscere. Io invece, sono un bluff. Grazie, Loretta Margherita. Un bacio, Fabio.
  • rocca paolo il 29/06/2009 00:35
    In famiglia ho vissuto quella "maledetta", ammiro la forza che hai messo in queste parole... brava, hai ragione non bisogna mai arrendersi e' come un'arma in più per combattere... a presto
  • Anonimo il 28/06/2009 21:24
    Anch'io stò combattendo, come hai fatto tu, per i miei tre figli e anche per me stessa!!! Viva la forza delle donne. Un abbraccio. Dani
  • Anonimo il 28/06/2009 20:56
    bellissima riuscivi ad essere forte per la tua famiglia sei una donna invidiabile complimenti
  • Anonimo il 28/06/2009 18:54
    ... vita vera.. vissuta.. da una guerriera.. e tu questo sei..
    Bravissima..
    Aurora
  • Donato Delfin8 il 28/06/2009 15:57
    Grande forza e amore per la vita. Speranza e fiducia... sempre!
    Anche in prosa sei bravissima.
    Un abbraccio LO
  • Domenico Montaleone il 28/06/2009 12:16
    Brava! nemmeno io m'arresi, mi dettero poche ore di vita, grondavo sangue, ero a pezzi, ma come vedi sono qui a scriverti e senza nessun disturbo, forse anch'io ho pregato Dio, ciao grande Loretta
    Domenico
  • Anonimo il 28/06/2009 11:45
    superba, adoro il tuo coraggio guerriera di vita un fortissimo abbraccio salva
  • Anonimo il 28/06/2009 11:03
    non ci sono parole per commentare questi versi di vita tristemente vera... mi hai regalato un'emozione che gela il cuore... vorrei avere in me la forza che hai avuto nell'affrontare una simile prova...

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