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dopo er tramonto

È che, quanno vene a sera,
er cielo se tigne de vermijo
pe’ er sole che scenne
coloranno l’orizzonne,
e piano piano
tutto s’abbuia, s’oscura,
che volo cor pensiero
ar sogno mjo
che sta luntano.
Me ve na nostargia
drendro er core,
che me strugge
e m’addorcisce l’anema,
e mille mille pensieri d’amore
me voleno davanti
come fussero farfalle colorate.
Me siedo
su a panchina der giardino,
suspiro, te vurria vicino,
ma ciò nun se po fa,
me devo accuntentà
co a luna e stelle parla,
arcomananne a n’alito de vento,
de portatte li messaggi mja,
all’agneli der cielo pregà
pe datte a buonanotte, amema mja.

 

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7 commenti:

  • Ugo Mastrogiovanni il 05/07/2009 19:25
    Tutto l'emozione che solo il vernacolo può dare, e non da tutti.
  • Giuseppe Bellanca il 05/07/2009 07:24
    tantissimo amore ci sono in questi versi regali emozioni anche in dialetto...
  • Anna G. Mormina il 04/07/2009 20:32
    ... è semplicemente dolcissima! ... brava!
  • Anonimo il 03/07/2009 23:57
    bellissima per intensità e atmosfera... nei preferiti
  • Domenico Montaleone il 03/07/2009 14:44
    molto bella, sono convinto che la dolcezza dei tuoi scritti nascano dal vero sentimento che hai dentro, per il momento l'unica farfalla sei tu. Ciao
    Domenico
  • Fabio Mancini il 03/07/2009 11:38
    ... Sognante! Fabio.
  • Anonimo il 03/07/2009 07:06
    tenerissima immagine... molto bella...

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