EVITO D’INTRISTIRMI
I sogni annientati dal fato
per me scrivono la parola “Fine”
e lo strale fiammante ad arte schioccato
al mio cuore veloce, dirige.
Evito d’intristirmi e serena mi fingo
tra le novelle erbe dei prati
nella luce del sole sciolgo la pena
pronta a lottare i nembi schierati.
Smessi i pavidi panni di ieri
di funambolo, indosso la maschera
e intrepido avanzo sul filo
teso, lassù, alto nel cielo
dove non arriva suono
e un castello non è che un tugurio.