In lontananza, si sento suoni
voci soavi
ipnotiche
che irrompono
nella realtà grigia
che circonda
angoscia che si insidia
nelle fessure
delle finestre
negli angoli della stanza
nelle vecchie crepe
di un muro
scolorito
scalfito
e pensare ad allora
crea sempre più
tristezza
espressione che nasce
sul volto
al chiaro del
pianeta lontano
schiavo della terra
suo figlia
succube
dei sogni e desideri
piu' nobili
ma anche banali
e cado nel sonno
cercando
ristoro
dall'infelicità
presente
nel passato
che incombe
rallentano i momenti
e trovano speranze
che chi ha perso
non crede
più
risveglio costretto
dal mondo
di tutti
erranti filosofi
mi insegnano
cio' che non avrò