Il ragazzetto passa saltellando,
quasi distratto, mezzo pensieroso,
non guarda, sbircia, è sospettoso
c’è qualcuno che lo stia guardando!
Ecco ritorna: è indifferente, disinteressato,
ma circospetto, destreggia segni morbosi.
Gi amici certo gli han parlato, gli ha detto,
poco, non tutto, solo accennato
di quella forma, bella, dai tratti armoniosi
circondati d’ombra, affascinante,
inesplicabile, arcano corpo di donna.
Sinuosi restano i segreti,
protetti dalla gonna plissettata
di chi, distesa, addormentata,
profuma di roseto, giù e su per la distesa
del folto canneto che semina il mistero.
(Giugno 2009)