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ER CAPPELLO

ER CAPPELLO

Mi’ nonno era un tipo sorridente e bello
e, quanno usciva metteva er su’ cappello.
Salutava tutti quanti allegramente
e annava a tuffasse tra l’umana gente.

Quer cappello de panno me incuriosiva assai,
tanto che ‘na vorta io gliè domandai
come mai lo indossasse assai spesso,
ma quarche vorta nun lo portava appresso.

Me disse che gliè serviva a segnalare
ar prossimo come se dovesse comportare.
Se aveva er cappello er tempo era bello,
se nun l’aveva allora era un macello.

Adesso che nun c’è più er nonno mio bello
me rigiro tra le mani er su’ cappello
e penso all’inutilità de quella su’ funzione
di fronte alla presente e futura generazione.

Nun c’è più colloquio né più conversazione!
La gente corre sempre senza niuna esitazione,
pe cui ar cappello, muto testimone der passato,
conviene che rimanga nell’armadio conservato!

 

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