Albeggia appena,
l’ orchestra intonata
degli uccelli,
sospesa in verdeggiante
albero frondoso,
già gorgheggia
in varietà di note.
Il cielo sfuma
in arcobaleno di colori.
Lassù,
in vicina-lontananza,
l’ Etna esulta
in suo splendore.
La città si sveglia
in mormorio di suoni.
Sull’ asfalto
già sfrecciano
macchine veloci.
Sollecita ed agile
afferro
l’ albero di mia preghiera
e lo ricolmo
del mio grazie.