Ricordo, era d'estate
e nel fiato caldo del mattino
sbocciavano i miei giorni
orfani della notte
Quando, ancora gli occhi
erano chiusi e non avevano specchi,
ma di riflesso alla tua voce
cercavano della carezza il mare
nella mano che toglieva sabbia agli orizzonti
E Soffiava tra le nuvole
e i pensieri
gocce di vento e sale
a cancellare gli ultimi sogni miei bambini
Ricordo, era d'estate
quando ripiegavo le corde
dei miei aquiloni
in volo
e nel riflesso di una voce
mi catturava nuove stagioni
al suolo
Adesso
nel ricordarti,
- voce
l'estate muore
sulle tue ciglia chiuse.