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U cielu da Sicilia

U vardu 'ca du basciu,
e nu susciu i ventu
m'accarizza l'occhi,
beddu, trasparenti,
comu a pochi na vistu,
genuinu comu sta terra
'ca mi crisciu.
Certi voti,
nuvoli a pecureddi,
sunnu come u me
cori, chini d'acqua.
Cetti notti restu
'ncantatu, da meravigghia
di tutti sti stiddi,
'ca sunnu aggruvigghiati,
mi quantu 'navi,
'ca parunu tanti
cristiani 'ca ni vardunu
i 'da supra, muti,
nun diciunu 'na parola,
ni mannanu a luci
du loru cori
'pe ricordarini
'ca semu vivi.

 

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14 commenti:

  • Jurjevic Marina il 25/10/2009 14:55
    Bellissima... sai, io l'italiano l'ho imparato in Sicilia.. è lì dove mi sono innamorata della lingua e della gente. Ed è proprio vero: il cielo sopra la Sicilia è magico. Come lo è tutta l'isola. Grazie per le descrizioni vive, e per le emozioni che mi fai provare con la tua splendida poesia.
  • Giuseppe Tiloca il 09/08/2009 10:04
    Qualche parola l' ho capita, anche se a fatica! Sembra molto bella.
  • Giuseppe Bellanca il 07/08/2009 11:20
    Grazie Kate del tuo commento e del tuo passaggio.
  • Anonimo il 01/08/2009 20:52
    ... sshhhhhhhh... facciamo silenzio, alziamo lo sguardo per godere del bellissimo cielo che possiamo ammirare dalla tua meravigliosa terra!!
    Bravo Giusè!
  • Giuseppe Bellanca il 31/07/2009 21:34
    Grazie Anna e Floriana del vostro commento... ciao.
  • Anonimo il 31/07/2009 16:32
    wowww... giuze.. mi stupisci!!!!
    BELLISSIMA!!!!
  • Dolce Sorriso il 30/07/2009 12:48
    non conosco il dialetto sicilano,
    ma riconosco quel cielo stellato di sicilia
    davvero bravo Giu
  • Giuseppe Bellanca il 28/07/2009 12:24
    Grazie Ada per il tuo apprezzamento, scrivere in dialetto effettivamnete non è facile, io ci provo, ciao.
  • Ada FIRINO il 28/07/2009 09:21
    Da buona sarda, ho capito tutta la poesia, prima di leggere la traduzione e devo dire che è davvero bella. Bravo! Mentre io, sempre da buona sarda, non so scrivere proprio niente in sardo, e, se devo essere sincera, neanche a parlarlo sono brava.
  • Giuseppe Bellanca il 27/07/2009 14:39
    Grazie Alfonso, Vito e Ignazio, guardare il nostro cielo è ancora un miracolo della natura e le nostre stelle ci parlono con la loro luce...
  • Aedo il 27/07/2009 14:05
    Anch'io guardo il nostro cielo di Sicilia, come fai tu, e rimango estasiato. Bellissima poesia, Giuseppe.
    Ciao
    Ignazio
  • Anonimo il 27/07/2009 13:25
    Ho letto tutto d'un fiato la tua bella poesia. Sarà perchè il cielo mi attrae, sia diurno che notturno, ma la tua descrizione, e la musicalità dialettale, ha dato altro fascino alla sua bellezza.
    Di la Sicilia, lu cielu e lu mari arrinescinu sempri a 'ncantari.
  • Anonimo il 27/07/2009 12:49
    Giuseppe "u sai ca mi piaciu assai" (lo sai che mi è piaciuta molto) bello pensare che le stelle come serene persone possano con la loro luce confortare i nostri cuori
    complimenti
  • Giuseppe Bellanca il 27/07/2009 12:38
    Traduzione.

    Il cielo di Sicilia.

    Lo guardo qui dal basso,
    e un soffio di vento
    m'accarezza gli occhi,
    bello, trasparente,
    come ne ho visto pochi,
    genuino come questa terra
    che mi ha cresciuto.
    Certe volte,
    nuvole a pecorelle,
    sono come il mio
    cuore, pieni d'acqua.
    Certe notti resto
    incantato, dalla meraviglia
    di tutte queste stelle,
    che sono aggrovigliate,
    ma quanto c'è ne sono,
    che sembrano tante
    persone che ci guardano
    da lassù, zitti,
    non dicono una parola,
    ci mandano la luce
    dei loro cuori
    per ricordarci
    che siamo vivi.

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