username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Paula

Paula inizia a cantare
la sua voce sa incantare
nel bar cade il silenzio
sorpreso guardo mio zio,
lui la conosceva
da ragazza spesso la incontrava.

Paula ora va via,
ma del canto resta la scia.
Paula va dai suoi animali
Il loro affetto è rifugio dai mali.
Paula ha dimenticato il calore
sul viso ha inciso il pallore
di chi dorme sotto le stelle
cantando le sue canzoni più belle.
Attonito la sua storia voglio imparare
tra silenzi stupiti mio zio inizia a parlare:

"Paula era bella, Paula studiava,
sua madre non la voleva far cantare,
di casa era scappata
di musica era assetata;
Paula si era innamorata
dell’ uomo che l’ aveva aiutata.
Paula aveva successo
Nell' arte viveva il suo amplesso.
Paula troppo amava
e un giorno quando Marco la lasciava
la sua mente moriva
la sua anima troppo soffriva."

Non più la musica
Non un lavoro
Solo il dolore della strada.

Oggi Paula è tornata a cantare
e con lei inizio a sperare
della sua storia ho imparato a sapere
che non basta guardare per vedere

 

0
3 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

3 commenti:

  • giancarlo milone il 24/08/2009 04:50
    grazie
  • Anonimo il 24/08/2009 00:01
    malinconia di una favola che scivola nel cuore di chi la legge.. da conservare
  • Fiscanto. il 23/08/2009 23:42
    Vero. Non basta guardare per vedere. Poesia bella e malinconica.

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0