È vero, Maria: a volte gli esseri umani diventano inconsapevolmente delle marionette manovrate da fili sottili, impercettibili, che annullano lentamente l'espansione della creatività. E si continua così a lasciarsi vivere, spinti da un'informe quotidiano. Poi nel momento della coscienza non si sa se ridere o piangere.
La tua poesia è eccezionale.
Ciao
Ignazio