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Drac relatus

Faccia di serpe,
occhio fisso sul niente,
pronto a scattare su questa preda
inchiodata al suolo,
non può più volare,
mai ha potuto, dicono i saggi,
e mai lo potrà fare,
inchiodata al suolo
non le resta che supplicare
un cielo assente
nel corpo inerte,
unica opera d'arte l'anello
che lo tiene fermo
per sempre.

 

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5 commenti:

  • Don Pompeo Mongiello il 19/08/2012 10:35
    Molto piaciuta ed apprezzata questa tua tanto tanto bella!
  • Giuseppe Bellanca il 08/09/2009 19:50
    Scelte che ti legano per sempre,,,, cruda ma bella.
  • Anonimo il 08/09/2009 14:46
    ... anche questa nuova tua poesia è un altro grido atroce... un pugno nello stomaco che ti impone di guardarti dentro a denti stretti... la voglia di volare lontano... in un cielo dove la luce della propria interiorità possa risplendere e annullarsi nel respiro dell'infinito... ma purtroppo l'anima è pesante incatenata all'oscurità del materiale... del consueto che si veste attimo dopo attimo di cinismo... di ipocrisia... e false promesse di felicità...
  • Vincenzo Capitanucci il 08/09/2009 07:39
    Non le resta che supplicare.. un cielo.. assente...

    Bravissimo Len...
  • loretta margherita citarei il 07/09/2009 22:11
    bisogna rileggerla più volte per comprenderne il messaggio, ma bella per quanto cruda

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