Abbasso gli occhi
e rimango in attesa
della stoccata finale,
che laceri il passo,
riporti emozioni d'intrinse passioni,
risalga dal vuoto
che si è impossessato,
dilaniando la mia anima
in briciole perse
nell'inutile
e forzato cammino,
su quel percorso
impervio,
abitato da gravide parole mute,
spezzate e calpestate
come granelli di sabbia,
lontane
ed irrecuperabili,
racchiuse
in un fradicio velo grigio,
nel tentativo vano
di ricostruire
un diroccato sogno d'amore.