Stropiccio le dita in questa attesa
snervante, ogni secondo
mi ricorda che il momento sta arrivando.
Il futuro sembra promettente
e gioco a dadi con la sorte
pulendomi dall'ultimo rivolo
di vomito.
Gli sbagli creano soddisfazione,
ma la vittoria è lontana,
forse irraggiungibile.
Se anche verrano i problemi,
come sempre,
spero di prenderli per i capelli,
spingerli in basso,
e riempirli di pugni.
Abbeverarmi con il loro sangue
e gridare ancora più forte,
finché non manca il respiro,
finché la testa duole,
per espiare i momenti roventi,
che hanno già smesso di uccidere.