A volte
sono foglia
tremula nel vento,
distaccata da albero melanconico,
una donna che a piedi nudi
cammina sui ciottoli
di antichi e dolorosi ricordi,
graffiandomi l’anima.
Ti chiedo
di prendermi per mano,
di portarmi sino
ai confini del mondo,
dove il tramonto
incontra l’aurora
in amore passionale
e l’ultima ora del giorno
fugge tra i loro dorati capelli.
Solleva con le tue mani
il mio mento, che possano
gli occhi guardare il cielo
e le labbra pronunciare
la parola amore.
Spazza via
il vento che lacera
le vele della nave dei sogni,
immergimi nell’acqua
purificatrice di lacrime
pulite, di gioia
non di dolore.
Ridonami la vita,
amore.