Ti vedo sai,
ogni mattina
nel mercatino rionale.
In un angolo,
tra due grossi banchi,
poco appariscente
per non essere invadente;
quattro cianfrusaglie colorate
sistemate con cura
su un telone nero
come la tua pelle.
Lo sguardo limpido,
sveglio,
sempre allertato
per non essere acchiappato
dai vigili di turno.
Irregolare il tuo commercio.
Emigrante
in un Paese di emigranti,
con poca memoria
ed ora intollerante.
Non so chi sei,
da dove vieni;
certamente dalla Madre di tutte le Terre,
il colore della pelle lo dice.
Certamente non sei felice,
lo leggo nei tuoi occhi
velati di malinconia.
Colmi però di dignità
quando mi chiedi:
vuò cumprà,
prendendo l'oggetto
della mia curiosità
dal telone nero,
nero come la tua pelle.