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Agognata via d'uscita

La sterile danza
delle ripetute sillabe,
plasmano
l'errore dell'incompreso riflesso
di un'immagine distorta,
braccando
speranze e giustizia.
Bramo di recidere i lacci,
divellere le catene,
levare in volo il macigno d'esistenza,
svellere la vita da vincoli di mura recinte
nell'intermittenza dei rumorosi pensieri.
Agogno la via d'uscita,
spasmodicamente,
ma il marmoreo silo,
mi irrigidisce e mi arpiona.
Arranco il respiro
che faccia a pezzi il fardello dal cuore,
concedendomi il tempo
di finir di sognare.

 

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0 recensioni:

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12 commenti:

  • Grazia Denaro il 19/01/2012 22:43
    Bella, intensa con proponimento di liberarsi da ciò che la costringe!
  • Anonimo il 02/10/2009 19:16
    .. veramente bella.. intensa e con con una chiusa ottima
    Aurora
  • Don Pompeo Mongiello il 02/10/2009 13:19
    Stupenda.
  • M. Vittoria De Nuccio il 30/09/2009 18:47
    Grazie a tutti!!! Un abbraccione... e... buona serata.
  • sara zucchetti il 30/09/2009 11:32
    molto bella M. vittoria, intensa e con un finale davvero speciale!
  • giusi boccuni il 29/09/2009 21:24
    molto sentita la volontà di liberarsi per vivere appieno il tempo di sognare, molto bella, intensa
  • Anna G. Mormina il 29/09/2009 18:55
    ... con lacci e catene, non si pùò danzare liberamente...
    ... splendida M. Vittoria!
  • Don Pompeo Mongiello il 29/09/2009 18:31
    Piaciutissima. Ci ripetiamo con superlativi, che forse non hanno senso. Ma questa poesia ad esempio, è una freccia di Cupido che al cor colpisce, non muore, rinasce.
  • Giuseppe Bellanca il 29/09/2009 18:02
    Un sogno meraviglioso come la tua poesia... 5 s.
  • loretta margherita citarei il 29/09/2009 16:32
    non ho parole, sai scrivere benissimo
  • Vincenzo Capitanucci il 29/09/2009 16:15
    Bellissima Vittoria... una danza... brama di recidere i lacci... le catene... per dare spazio... a liberi passi di danza... sognanti..

    Una Danza Nuda...
  • ANGELA VERARD0 il 29/09/2009 15:55
    Bellissima... esprime esattamente quello che io scrivevo prima della "Danza Nuda" (la poesia che ho pubblicato oggi) senza catene, libera, dopo la via di uscita

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