Violenta, la sinestetica sensazione,
pervasa da un lume baritono svuotato,
senza senno, sapienza o sapore.
Centro dell’umana percezione
d’infiniti demoni empatici eppur,
vivo.
Immune all’uso comune di una
Vista accecata da un animo ormai spento.
Musa, ti prego osserva l’imperdonato fato,
accoglilo fra le tue speculari soglie e
donagli il più alto volto del sintetico ossimoro.