Tra una strada e l'altra
sempre nuova ed inventata
i boschi, rimangono stupefacenti
pieni di sorprese, inganni
malefici, tranelli...
Incontri sempre qualcuno
qualche anima dannata, scoppiata
già da tempo, ma anche da poco.
Tutti i giorni, una costante
lo sport quotidiano di molti
felici ed infelici,
furfanti e molesti,
ognuno con la propria storia,
i propri soldi
la propria vaga idea di salvezza.
E questi boschi hanno occhi tristi
perchè molti di questi viandanti
non si curano di lodarli.
Questi occhi stracolmi di lacrime,
e con poca poesia nell' animo,
non rivedono più i magnifici viandanti.
È la follia dei nostri tempi,
una dolce sensazione che cancella
ogni cosa,
un libido che distrugge il libido
solo per la paura di affrontare il domani.
I boschi rimangono statuari,
imponenti e puri
anche se la purezza non si addice
al luogo.
Videro prima il lavoro duro,
e poi tra consumismo e sporcizia,
siringhe e automobili,
il lavoro sporco.
Le incertezze insite nella pelle
e la paura di vivere nelle vene.
Terremoti angusti di orrore umano.