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Ambìto riposo

Dopo l’asimmetria del giorno
non so a quali ricoveri
la mia anima aneli notturna.
Oltre parole ancestrali
sulla pagina ospitate
balugina gravido un varco.
Uno spicchio di luna
esplora la carne mia esausta
aspettando risposte mai chieste.
Il volto tuo sperato
si sovrappone alla visione,
afflosciando in un bacio
impalpabili tele ideali.

 

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2 commenti:

  • Ugo Mastrogiovanni il 11/10/2009 09:36
    Quando il pensiero si sofferma a tracciare un bilancio di quel che è stato e che sarà, non occorre una risorsa di termini speciali, ma ne bastano pochi e appropriati, come quelli usati dal poeta in questa sua “Ambito riposo”: pacati, rasserenanti e persuasivi.
  • ANGELA VERARD0 il 08/10/2009 17:51
    Molto bella... invitante visione del sonno ristoratore e del sogno

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