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Una nuova cura

Né a lui è dato toccare
né guardare né udire né parlare:
uno spazio di silenzio e lontananza
sembra aprirsi vittorioso.

Ma presenti ad un compito nuovo
al suo posto ci immergiamo vigilanti
nella realtà che così non ci separa.

 

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2 commenti:

  • Maurizio Cortese il 14/10/2009 17:40
    Voglio rirfermi a mio cognato morto, con il quale non è più possibile alcuna comunicazione e del quale è necessario prendere il posto, come continuità con ciò che ha operato e quindi come unica forma di rapporto.
  • Marhiel Mellis il 14/10/2009 14:40
    ... penso voglia riferirti a chi purtroppo è in coma o ha problemi di sopravvivenza... Se sbaglio scusami... poiché potresti aver voluto esprimere anche il ruolo del destino o altro ancora... I versi sono belli e incisivi ma per me enigmatici.

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