Nel cuore
parlasti di tenerezza…
E lodevole fu il canto del cigno
a spargere
note struggenti…
seducenti come armonia
di un sogno
che tennero languide
ore in me.
Trasformasti
il silenzio
in suoni carezzevoli,
il sorriso aperto
in visioni infinite
che non poteva
percepire
sul viso opache pieghe …
dell’ineluttabile fine.
In quelle tue parole
ho lasciato
la felicità
che nel pensiero
strega il ricordo
nella malinconia
che sovviene a lacerare.