Scia luminosa,
di stella ottobrina,
sfilacci il buio
della notte dei ricordi.
Stanchi gli occhi dell’anima,
grevi di vissuto doloroso,
s’abbandonano
ad un tracciato di sogni passati,
riportandomi la meraviglia,
di quando bambina,
percorrevo
il futuro immaginato
su arcobaleni fioriti.
Era l’età delle speranze,
sul lago dell’innocenza,
scivolavano
barche di carta.
Fra giocattoli rotti
nella soffitta della memoria,
rispolvero lo stupore.
Sorprendermi voglio ancora.
Cambia musica
lo spirito inquieto,
vivendo la vita
con gli occhi
innocenti di bambina.