In mezzo alla folla
c'è il caos della solitudine,
me ne sto un po' in disparte
in un bagno di spicchi di sole
spettinata dalla voce del vento.
La pace mi prende la mano
conducendomi
dentro i vuoti, nel mio deserto.
Il tempo ha inghiottito
i resti delle carogne in decomposizione,
è il regno del nulla,
non esistono ostacoli su cui inciampare.
È un ambiente inospitale
nessuna bestia feroce si avvicinerebbe,
ma sotto la sabbia
crescono forti le rose.
In ogni granello risplende il tuo nome,
un eco,
lo sento nel silenzio
che mi solleva il mento verso l'orizzonte.
Riesco a vederti in quell'oasi,
vedo te, speciale
circondato da un'aura immensa.
Cammino, cammino
nella tua direzione
in una marcia di disperata speranza.
Avvicinati
e dimmi che non sei un miraggio.