E forse... venne luce?
folgorante, silenziosa
colpì spezzando vita secolare
di maestosa bellezza.
E forse... poi fu tuono?
di traccia universale e pioggia punitiva
che tutto sospinse in canaloni e valli
fino alle rocce e alle sabbie del mare.
Spumoso abbraccio d'amante infuriato
carpì il tuo ferito corpo
consegnandolo al liquido dondolo
a lenir le ferite del fulmine.
Avrai visto i mille posti sconosciuti
che gli occhi miei non li vedranno mai
avrai sentito le voci dell'anime
che in quel letto ancor non hanno pace
imparato a memoria delle sirene il canto
che travisano la mente ed il reale
fino alla pietà d'un onda amica
che t'ha posato qui... su questa riva, io ti trovai.
Ora, non sei solo un pezzo di legno
che il mare ha consegnato sulla spiaggia
ti ho spogliato del vestito in più
e mi ripaghi con cibo vanitoso
un quasi sorriso da Gioconda
illude questo artista senza parte.