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L'attesa

Quanta attenzione può ricevere un soffitto,
in quelle serate silenziose e buie.
Il silenzio impera ma non dentro la testa
che scorre immagini, suoni e sensazioni.
Lo stomaco patisce, come trafitto
e nella mente ritornano parole tue.
Non tanto per esse ma per quella voce modesta
che calma e pacata sa darmi vibrazioni.
Immagini nella mente di cose mai accadute.
Immagini di un futuro che vorrei così prossimo.
Chiudendo gli occhi ascolto il tuo respirare
e riesco a sentire il tuo calore addosso.
Riaprendoli intuisco di non averle vissute,
quelle figure e quel contatto, come se fossimo
vicini seppur lontani, separati da quel mare.
Mi rendo conto che averti ora non posso,
ma la mia volontà è mossa da me stesso
e se dovrò aspettare incomincerò da adesso.

 

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6 commenti:

  • A. SOFIA il 05/02/2010 10:40
    aspettare è un po' morire..
    aspettare poi chi si sa che non arriverà... è da folli!
    ma mi piace..
  • Anonimo il 30/10/2009 21:15
    Bella.
  • Anna Maria Russo il 30/10/2009 17:10
    molto bella
  • virginia poggi il 30/10/2009 13:16
    bella, davvero! descrive un momento introspettivo molto delicato, in cui ci si perde... e magari quel soffitto potesse dare anche risposte! ciao grabriele!
  • alberto accorsi il 30/10/2009 12:27
    Buona l'introspezione
  • Antonietta Mennitti il 30/10/2009 12:21
    Piacevolissima!

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