La castagna esce dal riccio,
la melagrana lacera la buccia,
la noce rompe il mallo:
i frutti autunnali
percorrono sentieri di fatica
per dispensare la propria virtù.
Anch'io per te
vado sgrossando
perle d'amore:
le puoi scoprire
varcando la soglia
del mio apparire.
Del fecondo autunno, Maurizio Cortese cita volutamente tre frutti peculiari per la sua poesia: la melagrana simbolo della concordia, la castagna augurio di longevità, il noce albero profetico di buoni auspici. Una simbologia bucolica che si collega dolcemente ai solidi sentimenti palesati nella seconda parte della sua lirica e da me estrapolati dai suoi versi "scoprire... il mio apparire" e cioè integrità, amore, presentarsi com'è, nell'interezza del suo essere.